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Coleottero è una villa rurale splendidamente conservata in Italia, che presenta un'armoniosa miscela di architettura rustica e minimalismo poetico, ideale per produzioni cinematografiche e fotografiche che cercano autenticità e sobria eleganza. L'architettura rivela un forte legame con il passato, con pareti in muratura di pietra, tetti in cotto e travi in legno a vista che parlano della tradizione artigianale italiana.
L'architettura interna è definita dalla semplicità e dalla consistenza naturale. Le porte ad arco e le pareti irregolari in gesso incorniciano ogni stanza, conferendo allo spazio un'atmosfera scultorea e artigianale. Le finestre sono modeste ma ben posizionate, e permettono alla luce delicata e direzionale di attraversare le superfici invecchiate. Le scale, grezze e quasi monolitiche, si fondono perfettamente con la struttura. Ogni angolo sembra volutamente imperfetto e si presta perfettamente alla narrazione cinematografica o a fotogrammi editoriali.
All'esterno, la facciata in pietra consumata della villa è ammorbidita da una vegetazione rigogliosa e da piante mediterranee selvatiche. I cortili e i muri dei giardini formano recinti architettonici intimi, offrendo ambienti esterni stratificati con profondità e consistenza. La sobrietà architettonica di Coleottero lascia spazio all'interpretazione visiva: le sue ossa senza tempo forniscono la tela perfetta per narrazioni emotive o atmosferiche.
Foto di NICOLÒ PANZERI