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Pioppo si apre come un ricordo del Mediterraneo, dove il sole gioca sulle superfici artigianali e il mare rimane in costante dialogo con l'architettura. Gli interni e gli esterni si muovono senza soluzione di continuità tra il costruito e il naturale, dove il tempo sembra sospeso in una sequenza di luci calde, ombre lunghe e dettagli tattili. Le pareti in stucco bianco ruvido si curvano dolcemente intorno ai pavimenti in piastrelle e agli accenti in legno, formando una geometria sensuale che è allo stesso tempo spontanea e precisa. Gli interni sono arricchiti da mobili originali, ceramiche d'epoca, piastrelle dipinte a mano e morbidi riflessi di elementi in vetro di Murano. Gli arredi, scultorei o rigorosamente modernisti, sono collocati in equilibrio con le linee fluide dell'architettura. Ogni stanza si apre su una vista incorniciata: il giardino, il mare o le terrazze, creando un'atmosfera cinematografica che non sembra mai messa in scena. Una tavolozza di tonalità neutre, sbiadite dal sole, incontra accenti di blu, verde e ruggine, facendo eco al paesaggio costiero esterno. Questo luogo invita a muoversi lentamente e a osservare con calma. Le scale si avvolgono in curve, i patii si estendono all'orizzonte e le texture guidano l'occhio con una distrazione minima. La luce trasforma la casa nel corso della giornata, passando da un'atmosfera nitida e luminosa a una morbida e ambrata. La location offre opportunità fotografiche distinte: dai dettagli architettonici grafici e dai pezzi di design vintage alle ampie riprese che fondono spazio e paesaggio. Il suono naturale è limitato al vento, al mare e all'occasionale scricchiolio del legno vecchio, offrendo le condizioni ideali per le riprese. È un ambiente che non ha bisogno di interventi: si presta naturalmente a produzioni narrative, editoriali e d'atmosfera. Pioppo non è uno sfondo ma una presenza, elegante, calma e profondamente radicata nel luogo.
Foto di PAOLO DI LUCENTE